Per la terza volta dall’inizio della pandemia del Covid-19, il governo del Sudafrica, ha decretato il terzo stop alla vendita di bevande alcoliche (un primo divieto era stato emesso a marzo e un altro a luglio 2020). Dallo scorso 28 dicembre al prossimo 15 gennaio è dunque vietata la vendita al dettaglio, mentre al settore della ristorazione è stata imposta la chiusura alle ore 20.00, quindi un’ora prima del coprifuoco notturno in vigore tra le 22.00 e le 6.00. Nessun blocco questa volta per le esportazioni di vini, diversamente da quanto avvenuto tra marzo e aprile, fatto che – tra le altre cose – ha creato un non trascurabile problema di eccedenza dello stock vinicolo nazionale.
Al nuovo divieto sono seguite dure reazioni da parte delle associazioni del settore. VinPro, associazione che riunisce circa 2500 produttori di vino, ha diffuso una nota in cui si afferma che il divieto arrecherà danni economici “incalcolabili” al settore vinicolo; preoccupazione condivisa anche dalla South African Liquor Brandowners Association (SALBA) che, con un comunicato del 12 gennaio, chiede anche il differimento del pagamento delle accise sugli alcolici sino alla fine del divieto.
FEB