Un gruppo di associazioni sudafricane di produttori di bevande alcoliche ha raccolto nei mesi scordi dati sull’impatto economico dei tre divieti di vendita di bevande alcoliche che si sono susseguiti nel paese dallo scoppio della pandemia del Covid-19 fino allo scorso 2 febbraio.
La raccolta dei dati, cui hanno partecipato South African Liquor Brandowners Association (SALBA), Beer Association of South Africa (BASA), National Liquor Traders Council, VinPro ed altri, è terminata il 21 febbraio, data dopo la quale i dati sono stati resi pubblici.
I tre divieti hanno portato ad una perdita di fatturato per l’industria degli alcolici stimata in 36,3 miliardi di Rand (al cambio circa 2 miliardi di euro), calcolati su di una perdita delle vendite volume di 1,1 miliardi di litri. Allo stesso tempo sono stati messi a rischio 200.200 posti di lavoro. Guardando più in generale all’economia del paese, le associazioni degli alcolici stimano anche che le citate interruzioni hanno portato ad una perdita nel PIL nazionale (riportato ai prezzi di mercato) di circa 51,9 miliari di Rand (2,86 miliardi di euro, pari al 1% di tutto il PIL nazionale) e ad un mancato introito per il Tesoro da imposte indirette di 29,3 miliardi di Rand (1,6 miliardi di euro, pari al 2,3% del gettito fiscale), cifra cui va aggiunta la perdita delle imposte dirette, alti 8,07 miliardi di Rand (circa 480 milioni di euro).
FEB