Su Il Corriere Vinicolo n. 2 del 22 gennaio 2024, presentato il bilancio annuale del CREA di Conegliano sulla produzione vivaistica in Italia. In primo piano – in un servizio a cura di Mario Pecile, Carmelo Zavaglia e Massimo Gardiman (afferenti al citato Centro di ricerca viticoltura ed enologia) – l’analisi commentata delle prime 30 varietà più moltiplicate e del loro andamento 2019-2023, per offrire una istantanea degli orientamenti della viticoltura italiana.
Se, in termini numerici, prevalgono leggermente quelle a bacca nera (16 su 30), la produzione di barbatelle, al contrario, premia quelle a bacca bianca che rappresentano il 58%.
A guidare la classifica delle prime dieci varietà il Glera, con volumi quasi doppi rispetto allo Chardonnay (2° posto). Seguono Pinot grigio, Sauvignon, Vermentino (Pigato e Favorita), Moscato bianco, Trebbiano Bianco – Biancarme, Trebbiano romagnolo, Garganega-Grecanico, e Zibibbo.
Il contributo porta altresì un focus sulle varietà tolleranti e sul il rinnovato interesse per i vitigni “minori” in ottica di biodiversità.