Il vigneto organico mondiale copre oggi una superficie di circa 293mila ettari ma il mondo del vino bio è soprattutto Vecchio Mondo. Nella vecchia Europa, infatti, si concentrano il 90% dei vigneti a produzione biologica e i primi tre produttori a livello globale, Spagna, Francia e Italia, concentrano insieme due terzi di queste superfici.
Tra 2007 e 2012, le superfici vitate per la produzione biologica si sono accresciute in Spagna del 373%, in Italia del 56% e in Francia del 188%.
Nel mese di settembre (si veda qui) vi abbiamo parlato della situazione del vino bio in Italia, vediamo invece ora qualche dato sulla Francia, seguendo quanto Patrick Guiraud, Presidente di Sudvinbio, associazione interprofessionale francese, ed Elisabeth Mercier, Presidente di Agence Bio hanno dichiarato qualche giorno fa a Parigi.
In Francia nel 2013 sono state certificate bio 4900 aziende agricole e 197 cantine cooperative. Il consumo di vino biologico è cresciuto del 22% sull’anno precedente. Quasi la metà del vino bio francese è esportato (il 44%), principalmente in Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Scandinavia.
I dati sono positivi ma – sentendo quanto dichiarano le associazioni di categoria – oggi giunto il momento di consolidare questo settore e riorganizzare tutta la filiera del biologico, dal produttore al consumatore, soprattutto in un momento in cui – passati i primi entusiasmi, il numero di produttori bio è oggi in lieve calo: meno 3-4% nella Champagne in Alsazia e nei Paesi della Loira; meno 8 % e in Corsica e in n Corse, en nella Poitou Charentes, e meno 1-2% in Linguadoca. Si stanno per fortuna perdendo – ha dichiarato Patrick Guiraud – quegli opportunisti che avevano provato a guadagnare di più senza una reale convinzione.
FEB
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