La viticoltura è in Spagna fattore determinante contro lo spopolamento dei piccoli comuni rurali. Lo suggerisce il report La relevancia económica y social del sector vitivinícola en España, 2023, realizzato dalla società di consulenza Afi (Analistas Financieros Internacionales) per conto dell’Interprofesional del Vino de España (OIVE).
I dati raccolti dimostrano che negli ultimi vent’anni la popolazione dei comuni “viticoli” spagnoli è cresciuta del 20,8% nei comuni rurali con meno di 2.000 abitanti e del 35,8% in quelli con una popolazione tra i 2.000 e 5.000 abitanti. Diversamente la popolazione dei comuni privi di vigneti è diminuita del 9,6% nei comuni fino a 2.000 abitati e cresciuta del solo 11,3% in quelli più grandi (2.000-5.000 abitanti).
Nel complesso di tutte le Comunità autonome spagnole, la viticoltura è praticate nell’agro di 3.233 comuni, oltre il 40% del numero totale dei comuni di Spagna. Le statistiche di cui sopra trovano maggior rilevanza nel fatto che il 66% dei comuni viticoli spagnoli ha meno di 2.000 abitanti.
Il rapporto palesa anche l’importanza economica della viticoltura nazionale. Il settore infatti contribuisce al 1,9% di tutto il PIL spagnolo, con un apporto annuo di 20,33 miliardi di euro ed è “responsabile” di circa 363.980 posti di lavoro (il 2% dell’impiego nazionale), con una notevole crescita dell’impiego femminile, raddoppiato tra il 2009 e il 2020.
FEB