Secondo quanto dichiarato a metà agosto al quotidiano Daily Telegraph dal Ministro della Sanità britannico, Earl Howe, il governo inglese ha in progetto di promuovere una campagna presso l’UE finalizzata a ridurre il titolo alcolometrico minimo previsto dalle norme europee per la designazione di una bevanda come vino.
La proposta era già stata portata qualche mese fa sui tavoli di Bruxelles in un incontro sulle politiche agricole comunitarie ma, per l’opposizione di Francia, Italia e Portogallo, la cosa si era conclusa con un nulla di fatto.
Le norme attuali prevedono che il titolo alcolometrico effettivo del “vino” non possa essere inferiore a 8,5% vol. mentre il suggerimento della Gran Bretagna è di abbassare la soglia minima a 4,5% vol., così da consentire, in sostanza, ai lower alchool wine di essere classificati nella categoria vino.
Il Public Health Responsibility Deal inglese è da tempo convinto che il vini “leggeri” possano esser una carta vincente nella lotta all’alcolismo, inoltre il sistema fiscale del Regno Unito prevede incentivi per il vino con gradazione inferiore al 5,5% vol. o minore.
Alcune ricerche di mercato hanno in passato visto una crescita dei consumi per questa tipologia in Gran Bretagna, ma spesso è risultato che le maggiori vendite dei lower-alchool wine fossero spinte soprattutto da motivazioni economiche, costano meno, piuttosto che da scelte salutistiche o di gusto da parte dei consumatori (si vedano qui in proposito, anche se un po’ datati, i risultati di un’indagine condotta da Wine Intelligence lo scorso anno).
Nel 2012 le vendite di vino a basso contenuto alcolico (inferiore a 8,5% vol.) hanno raggiunto i sette milioni di bottiglie, due milioni in più rispetto al 2011; nel giugno scorso la catena di supermercati Sainsbury’s ha programmato di raddoppiare entro il 2020 le vendite dei lower-alcohol wine (ne abbiamo parlato qui) e ora alcuni produttori chiedono al governo di creare un nuovo scaglione fiscale, un nuovo tax break tra i prodotti a gradazione alcolica tra 5,5% vol. a quelli a 15,5% vol.
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