Continuiamo il nostro focus sull’Africa. Dopo la Nigeria, è il turno del Mozambico. Il Paese – che il Global Peace Index 2010 (che misura l’attitudine di un determinato Paese a essere considerato pacifico) pone in 47ª posizione su 143 nazioni, in 3ª posizione per il continente africano e a sole 6 posizioni dall’Italia – ha visto una fortissima impennata delle importazioni di vino a partire dal 2008, per raggiungere il picco massimo (12 milioni di dollari di imbottigliato) nel 2011. L’anno scorso una brusca discesa, sia dei valori che dei volumi importati, comunque rimasti sopra la media 2005/2009.
Primo fornitore di vino in bottiglia è il Portogallo (furono i portoghesi a colonizzare queste terre nel XV secolo e tuttora la lingua ufficiale è quella di Lisbona), che detiene una fetta di circa il 70% a valore, pari a 4,7 milioni di dollari. Segue l’arrembante Cile, praticamente inesistente fino al 2009, mentre l’Italia non è presente, se non con quantitativi limitatissimi.
Sul fronte spumanti, come in Nigeria, è la Friancia a detenere la leadership di mercato, con quantitativi impennatisi fortemente nell’ultimo anno, quando è stato rimosso il prezzo minimo di importazione per tutti. Segue ancora il Portogallo e poi il Sudafrica. Impalpabile la presenza italiana.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dogane del Mozambico
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