Dopo Nigeria, Mozambico, Camerun e Angola, è la volta del Ghana, mercato che è andato regolarmente crescendo fino al 2008, per poi subire una flessione coincisa con la crisi internazionale, ma che già dal 2011 è ripartito in maniera poderosa, arrivando nel 2012 al record storico sul fronte dei valori, pari a 8,6 milioni di dollari, per 11,3 milioni di litri di vino in bottiglia.
Principale fornitore è la Spagna, che detiene – sempre per le forniture in bottiglia – il 40% circa del mercato, seguita dal Sudafrica al 22% e poi dal Belgio, che riesporta per lo più vini francesi. L’Italia, con 380.000 dollari, si situa al quinto posto, ma la situazione per le nostre forniture è rimasta pressoché stabile, a differenza di quelle sudafricane, decuplicate in sette anni.
Sul fronte spumanti, il valore globale si situa attorno ai 5 milioni di dollari, con crescite costanti, interrotte da una breve parentesi nel 2008. Primo fornitore è la Francia, che fa il 90% del totale, seguita da lunghissima distanza da tedeschi, belgi, spagnoli e italiani, tutti con forniture di piccolo valore.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dogane ghanesi
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