Non è un mistero che le previsioni per i consumi di vino dei prossimi anni nei tre più importanti Paesi produttori dell’Unione Europea siano tutt’altro che rassicuranti.
Canadean è chiara nei suoi report: si veda qui quanto pronosticato per l’Italia e qui quanto per la Francia, e, di seguito, i dati relativi alla Spagna.
Per il mercato spagnolo del vino è previsto, da qui al 2017, un generale tasso di crescita composito annuo (Cagr) del -0,8% in valore e del -0,6% in volume.
Il vino fermo, che nei consumi spagnoli 2012 ha preso il 65,1% dello share in valore e l’81,2% di quello in volume, fa prevedere un Cagr del -0,3% in valore e del -0,6% in volume.
Per gli sparkling, invece, 26,4% nello share dei consumi per valore e 14% in quelli per volume, un Cagr del -2% in valore e del -1,4% in volume.
Brutte notizie anche per i fortificati, Cagr del -0,3% in valore e, unico dato in ‘positivo’ di tutto mercato del vino spagnolo, +0,1% in volume, cioè mercato fermo.
Si aggiunga che in Spagna, in un contesto generale di diminuzione delle vendite di alcolici, il calo dei consumi previsto è per il vino è maggiore rispetto a quello pronosticato per alte bevande alcoliche, quali, ad esempio, i liquori.
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