Vin & Société, associazione che rappresenta 500 mila persone occupate nell’industria vitivinicola francese, ha nei giorni scorsi lanciato la campagna on-line Ce qui va vraiment saouler les français? contro alcune norme proposte della Commissione interministeriale francese per la lotta alle droghe e alle tossicodipendenze.
Si tratta in particolare: di regole molto severe che limiterebbero la possibilità o addirittura vieterebbero di parlare di vino su internet, di una nuova tassa sul vino “in nome della salute pubblica”, della radicalizzazione del messaggio di salute e dell’obbligo di inserire in etichetta avvertenze più severe su i pericoli derivanti dall’assunzione di alcolici.
La campagna ha in pochi giorni raccolto le adesioni di migliaia di persone e di diverse associazioni di categoria quali ad esempio l’’Union des Œnologues de France e l’Union de la Sommellerie Française.
Anche da parte del governo vi è già stata una risposta, il Ministro dell’Agricoltura Stéphane Le Foll ha, infatti, nei giorni scorsi rilasciato dichiarazioni particolarmente rassicuranti riguardo all’accantonamento del divieto di parlare di vino sul web e all’introduzione di una nuova tassa sul vino “in nome della salute pubblica”.
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