L’ intelligenza artificiale (AI) offre, già oggi, al comparto vitivinicolo strumenti efficaci per ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare le decisioni agronomiche e migliorare la qualità del vino.
Sulle pagine de Il Corriere Vinicolo n. 28/2023, in un servizio a cura del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa (DiSAAA-a) è proposta ai lettori una prima introduzione a nozioni di base utili a comprendere il funzionamento di questo nuovo “alleato” della moderna viticoltura.
Gli autori del contributo – Sofia Matilde Luglio, Mino Sportelli, Lorenzo Gagliardi, Marco Fontanelli, Christian Frasconi e Michele Raffaelli – si soffermano quindi su concetti quali computer vision (un campo dell’AI che si occupa dello studio e della creazione di algoritmi e tecniche in grado di consentire alle macchine di imitare i processi e le funzioni del sistema visivo umano), Deep Learning e Big data, proponendo inoltre alcuni esempi concreti di possibili applicazioni dell’AI nella gestione infestanti, controllo insetti, monitoraggio dell’andamento dei vigneti, dei processi fermentativi e della fase logistica di controllo di imbottigliamento, etichettatura e movimentazione del prodotto.