Festeggia l’anno del cinquantenario con un incremento in doppia cifra il Gruppo Cevico, presieduto da Ruenza Santandrea, che chiude il bilancio 2012/2013 con +17% del fatturato consolidato (Cevico, Le Romagnole, Cantina dei Colli Romagnoli, Le Romagnole Due, Due Tigli, Sprint Distillery, Winex e Tenuta Masselina), pari a 150,108 milioni (+24,658 milioni in più rispetto allo scorso anno) ed un patrimonio netto salito a 64,756 milioni di euro (63,966 milioni lo scorso anno). Dati analizzati dal DG Lauro Giovannini e dal Direttore Amministrativo Massimo Gallina all’Assemblea Generale dei soci tenutasi presso il Teatro Socjale di Piangipane (Ravenna).
Una crescita che segna il successo di un modello, quello cooperativo, che nel caso di Cevico associa oltre 5000 viticoltori a conduzione diretta dei vigneti e che pone l’azienda lughese tra i primi dieci player del vino a livello nazionale. Il tutto per un grande vigneto di 6.700 ettari (dalle Colline Romagnole confinanti con la Toscana, fino ai terreni sabbiosi del parco del Delta del Po e al territorio di Rimini, sulla costa del mare Adriatico), con 1,3 milioni di quintali di uva lavorata. L’85% del vigneto è a Denominazione di Origine Controllata o a Indicazione Geografica Tipica.
In crescita anche l’export che tocca quota 25,73 milioni di €, con un importante investimento proprio in questi giorni: l’apertura di nuovo wine bar a marchio Tot i de’ a Seul. L’apertura fa seguito alle due in terra nipponica, Tokio e Hiroshima, nate dalla filosofia di far conoscere le eccellenze enogastronomiche della Romagna in Asia, avvicinando la popolazione al vino come consumo giornaliero e non esclusivo, qual è oggi.
Gruppo Cevico opera su due stabilimenti di confezionamento (Lugo di Romagna e Forli) con un terzo in appoggio (Rimini), su un’area complessiva di 136.000 metri quadrati e una capacità di stoccaggio di 615.000 ettolitri, mentre le associate “Le Romagnole” e “Cantina dei Colli Romagnole” operano su 18 cantine di vinificazione ubicate in tutto l’asse Romagnolo. Cevico rappresenta il 30% della produzione del vino in Romagna, il 17% del vino in Emilia Romagna e il 2,7% in Italia. Tutto corredato con certificazioni e adeguamenti alle numerose norme internazionali che consentono al Cevico oggi di esportare su tutti i mercati mondiali.
Ben 23 i marchi gestiti, di cui uno dedicato alle produzioni biologiche, con un imbottigliamento annuo che supera i 650 mila ettolitri di vino. Quest’anno Cevico ha dato vita, in Umbria, a una partnership commerciale con la Cooperativa Agricola Spoleto Ducale; i marchi oggetto della collaborazione sono Spoleto Ducale, Casale Triocco, Ducato del Sole, mentre i vini prodotti sono il Sagrantino di Montefalco DOCG il Sagrantino di Montefalco DOCG passito il Montefalco Rosso DOC il Grechetto Umbria IGT ed il Rosso Umbria IGT.
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