Il giro d’affari 2018 dello Champagne è stato stimato in 4,9 miliardi di euro dal Comité Champagne. Grazie ad una sottile crescita (+0,3%) sul fatturato delle vendite dello scorso anno (ne avevamo parlato qui) è stato segnato un nuovo record.
Risultano in perdita invece le vendite in volume, che hanno raggiunto 301,9 milioni di bottiglie (-1,8% vs 2017), a causa soprattutto dei cattivi risultati ottenuti lo scorso anno sul mercato interno francese e nel Regno Unito. In questi due mercati, che insieme fanno il 60% di tutte le spedizioni, le vendite in volume sono scivolate del 4%, mentre le perdite in valore si sono contenente al -2% vs 2017.
Più confortanti per l’industria dello Champagne i dati generali sull’export, ccresciuto del +0,6% in volume e dell’1,8% in valore. Le destinazioni extra europee sono quelle più preziose. Le spedizioni verso gli Stati Uniti si sono, infatti, incrementate sul 2017 del +2,7% fino a 23,7 milioni di bottiglie, quelle verso il Giappone del +5,5% fino a 13,6 milioni di bottiglie, mentre quelle verso la Cina (Cina continentale, Hong Kong e Taiwan insieme) del 9,1% fino a 4,7 milioni di bottiglie. Buoni risultati anche nell’export verso il Canada (+4,8% e 2,3 milioni di bottiglie), Messico (+4,3% e 1,7 milioni di bottiglie) e Sudafrica, dove per la prima volta si è passato il traguardo del milione di bottiglie (+38,4% vs 2017).
Le esportazioni verso l’Australia si sono invece contratte dell’1,8% fino a 8,4 milioni di bottiglie.
FEB
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