Un sondaggio online proposto dal portale cinese d’informazione sina.com conferma la popolarità dei vini francesi in Cina. Nulla di nuovo.
È tuttavia interessante il fatto che la preponderanza schiacciante della Francia sembri calare al calar del prezzo. A parità di prezzo, infatti, per il vino sopra i 300 yuan (qualcosa di più di 36 euro) il 56,8% dichiara di scegliere in preferenza vino francese, uno su cinque vino italiano, uno su dieci vino australiano e solo il 9% vino cinese. Solo perché, sempre a parità di prezzo, sotto i 300 yuan, il vino cinese guadagna più di 10 punti percentuali (è al 20,3%) sul vino francese che nelle fasce di prezzo “più basse” prende il 43,1% dei consensi dei consumatori cinesi, mentre il vino italiano il 17,1% e quello australiano il 14,2%.
Intanto i consumi di vino rosso sono cresciuti del 10% nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2012. Cede invece, soprattutto nelle fasce più alte del mercato, il baijiu, il tradizionale liquore cinese. Secondo le statistiche della China National Association for Liquor and Spirits Circulation, entro la fine dell’anno, il vino potrebbe raggiungere il 30% delle vendite al dettaglio degli alcolici.
FEB
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