Oltre 14 milioni di australiani adulti consumano bevande alcoliche. La percentuale dei “bevitori” adulti sul numero di abitanti è oggi del 68,1% (dato relativo ai dei 12 mesi terminati a settembre 2023), secondo i dati pubblicati da Roy Morgan nel suo ultimo Alcohol Consumption Report per l’Australia. Si tratta di una percentuale del 1,8% superiore a quella registrata alla fine del periodo pre-pandemico: nell’anno terminato a marzo 2020 infatti la percentuale dei bevitori di bevande alcoliche era stata attestata nel 66,3% (per un numero stimato di consumatori di circa 13 milioni.
Dopo la crescita dei consumi di tutte le categorie di bevande alcoliche, avvenuta durante i mesi della pandemia, raggiungendo il suo apice nel 2021, il numero dei bevitori australiani è via via diminuito, e le traiettorie dei consumi dei prodotti sono state diverse.
Il numero di australiani che bevono vino è cresciuto di un milione, fino superare i 9 milioni di consumatori, raggiungendo nei dodici mesi terminati a settembre 2023 una percentuale del 44,1%, 2,1 punti percentuali maggiore di quella registrata nei dodici mesi a marzo 2020.
Meglio però hanno fatto i prodotti Ready to Drink (RTD), per i quali si contavano prima del Covid circa 2,13 milioni di bevitori (10,8%), numero che ha raggiunto i 4,32 milioni di bevitori (21%) nell’anno alla fine di settembre 2023. Si tratta di un aumento netto di circa 2,1 milioni di bevitori per i “pronti da bere”.
Meno di un terzo dei consumatori australiani di bevande alcoliche consuma invece birra (il 32%). Sono circa 6,72 milioni di consumatori, in netto calo rispetto a quelli censiti prima del Covid: erano 7,41 milioni (il 37,6%).
Traiettoria ancora in discesa per i consumatori di superalcolici, erano il 28,7% prima della pandemia e sono il 27,3% nei dodici mesi terminati lo scorso settembre.
FEB