Secondo quanto dichiarato da Maksim Chmora, funzionario delle dogane russe, la scorsa settimana durante il secondo Russian Winemaking Forum, le importazioni di vino in Russia sono cresciute del 6% nei primi dieci mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La notizia è stata diffusa venerdì dall’agenzia di stampa cinese Xinhua.
Secondo i dati delle dogane infatti tra gennaio e fine ottobre 2023 sarebbe entrato vino per 532.400 tonnellate, quantità notevolmente maggiore delle 501.100 tonnellate registrate in ingresso nello stesso periodo del 2022.
Primo paese fornitore l’Italia, con una quota del 30% su tutte le importazioni vinicole, seguita da Georgia e Spagna (share del 17%), Francia (8%) e Portogallo (6%).
Alla crescita delle importazioni, sempre secondo quanto dichiarato da Chmora, corrisponderebbe nel periodo un calo delle esportazioni, da 2.800 tonnellate del gennaio-ottobre 2022 alle 1.4000 tonnellate dei primi dieci mesi dell’anno in corso.
Prima destinazione del vino russo è la Cina, vi arrivano il 41% delle spedizioni, seguita da Israele, Tagikistan e Turchia.
FEB