Basandosi sulle opinioni di 25.000 consumatori di vino di 25 mercati chiave, così da rappresentare i circa 435 milioni di bevitori di vino del mondo, Wine Intelligence ha redatto il nuovo “Global Wine Brand Power Index”. Quella 2021 è la quarta edizione di un’indagine che mette in luce la “salute” e la “forza” dei più importanti brand di vino del mondo.
In prima istanza, Wine Intelligence riscontra un quadro generale di erosione del valore dei marchi che coinvolge i brand a livello globale. Ciò è dettato – così suggerisce il report – dalla rivoluzione dei modelli di consumo avvenuta con la pandemia del Covid-19 ed in particolare con le restrizioni e con le interruzioni degli acquisti. Ciò ha portato ad una situazione di minor “connessione con i consumatori” che probabilmente non troverà una soluzione a brevissimo termine. La sfida dei brand è dunque ora quella di ripristinare l’engagement con i loro consumatori, un risultato che potrà essere meglio raggiunto con presenza e visibilità nelle maggiori occasioni vinicole (sia quelle tradizionali che quelle della nuova era del Covid) e con una costante presenza nei canali di distribuzione (in particolare in quelli oggi più popolari, come ad esempio l’e-commerce).
Al primo posto della nuova top 15 troviamo ancora una volta il marchio australiano Yellow Tail (Casella Family Brands), cui segue di nuovo Casillero del Diablo proprietà del gruppo cileno Viña Concha y Toro. Occorre notare che entrambi i top brand della classifica hanno ottenuto quest’anno un punteggio inferiore rispetto a quello raggiunto nel 2020.
Seguono Jacob’s Creek che prende la terza posizione a sfavore di Gallo Family Vineyards (4°), Barefoot (5°), Gato Negro (6°), J.P. Chenet (7°), Mouton Cadet (8°), Santa Carolina (9°), Torres (10°), Lindeman’s (11°), Frontera (12°), Beringer (13°), Robert Mondavi (14°) e Campo Viejo (15°).
Oltre alla classifica globale, il Global Wine Brand Power Index 2021 propone classifiche per singolo marcato: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Giappone, Messico, Olanda, Portogallo, Corea del Sud, Spagna, Svezia, UK e Stati Uniti, cui si aggiungono quest’anno Argentina, Italia, Nuova Zelanda, Russia e Singapore; non è presente in questa edizione la Polonia, per mancanza di dati.
Nella classifica per l’Italia troviamo al primo posto Ferrari cui seguono: Berlucchi (2°), Donnafugata (3°), Fontanafredda (4°), Mionetto (5°), Feudi di San Gregorio, Ca’ del Bosco (7°), Antinori e Valdo (pari merito all’8° posto), Tenuta San Guido Sassicaia (10°), Duca di Sala Paruta (11°), Sella & Mosca (12°), Marchesi di Barolo (13°), Cantina Produttori San Michele Appiano (14°) e Argiolas (15°).
FEB