Per la prima volta, nel 2022, il valore complessivo della produzione Ig agroalimentare e vinicola ha superato la soglia dei 20 miliardi di euro (fino a 20,2 miliardi di euro; +6,4% vs anno precedente), toccando il 20% di tutto il fatturato dell’agroalimentare nazionale. Significativo è stato l’apporto del vino, che supera gli 11 miliardi (fino a 11,3 miliardi di euro; +4,6% su base annua) e che ben performa anche nell’export, totalizzando 7 miliardi di euro, con un trend del + 80% rispetto al 2012.
Nonostante uno scenario macroeconomico particolarmente complesso e fortemente condizionato da varie difficoltà che a più livelli hanno interessato le filiere produttive, nel 2022 dunque la “dop economy” ha mostrato un quadro positivo, riuscendo a raggiungere alcuni valori record (determinati però dalla spinta inflattiva).
Questo quanto emerge dal XXI Rapporto Ismea Qualivita (edizione 2023) presentato da Tiziana Sarnari su Il Corriere Vinicolo n. 3 del 29 gennaio 2024.
Nel servizio riportati e commentati i dati statistici circa: valore e volume della produzione “sfusa” a Dop e Igp (anni dal 2012 a 2022), evoluzione del valore dei vini IG alla produzione e all’export e suddivisione dei valori tra le due tipologie (anni dal 2012 al 2022); esportazioni italiana per segmento qualitativo (valore e volume anni 2021 e 2022); esportazioni italiana vini Dop e IGP per paese di destinazione (valore e volume anni 2021 e 2022); produzioni certificate Dop per regione di produzione (sia per lo sfuso che per l’imbottigliato, valore e volume anni 2021 e 2022); classifica delle produzioni Dop e IGP per volume imbottigliato; classifica delle prime 15 Igp italiane per produzione e valore dello sfuso.