Le festività natalizie appena concluse valgono nel nostro Paese percentuali di fatturato enormi per i vini spumanti. Altrove invece lo spumante è oggi sempre più “cosa” di ogni giorno.
Se infatti in Italia si registrano grandi sforzi per sostenere il consumo di bollicine durante tutto l’anno, all’estero questo è decisamente più frequente. Usi e costumi diversi da quelli europei fanno sì che nel resto del mondo, ma anche a Berlino e dintorni, gli spumanti siano una scelta spesso quotidiana, per la loro facilità di beva e la capacità di abbinamento.
Una spinta capace di sostenere la tipologia e renderla ancora una volta la migliore del settore, anche se con crescite molto più basse del passato
In proposito, su Il Corriere Vinicolo n. 2 del 22 gennaio 2024, Giulio Somma e Fabio Ciarla tracciano una panoramica sui trend di consumo dei vini spumanti in Germania, Canada, Corea del Sud, Cina e Giappone. Ne risulta un quadro ricco di sfumature, dove il successo generale è frutto di contesti e scelte diversi, che tuttavia testimoniano una volta di più quanto gli spumanti rispondano a logiche differenti rispetto a quelle dei vini fermi. Sembra quasi che con le bollicine una soluzione alternativa si trovi sempre, una fortuna non da poco.