Secondo l’ultimo report sul mercato statunitense pubblicato da IWSR il 2020 ha fatto segnare il più importante incremento dei consumi di bevande alcoliche registrato dal 2002: +2% sull’anno precedente.
Mentre per quel che concerne i superalcolici la crescita è stata davvero significativa, la maggiore dal 1990 (gli spirits a base di agave sono cresciuti del +15,9%, il whisky del 4,9% etc), il consumo volume di vino ha fatto un balzo in avanti più modesto: +0,7% volume e +1,5% valore, invertendo però il calo che era stato registrato nel 2019. Cresce il consumo sia di vino fermo che quello di sparkling, grazie ancora una volta al Prosecco che compensa le perdite dello Champagne. Raddoppiano vs 2019 i consumi di vino a basso contenuto alcolico ma la dinamica più significativa legata al mercato del vino è la crescita dei RTD, che, cresciuti del 62,3% nel 2020 vs 2019, con la sotto categoria hard seltzer che addirittura segnano un +130%, potrebbero presto superare il vino nel volume dei consumi statunitensi. I RDT rimanendo così dietro alla sola birra, i cui consumi volume, comunque, continuano la loro curva verso il basso: -2,8% vs 2019: il guadagno nel consumo della birra d’importazione non è stato infatti sufficiente a compensare la caduta libera della birra nazionale. Unica categoria di birra in crescita è quella analcolica o poco alcolica; fa bene anche la birra aromatizzata: +10,4% vs 2019.
FEB