Milano. La Lombardia del vino si presenta: al prossimo Vinitaly negli 8.500 mq del Padiglione Lombardia, al secondo piano del Palaexpo di Veronafiere, ci saranno 203 aziende vitivinicole per un equivalente di oltre 1.000 vini in degustazione. E la presentazione del Padiglione Lombardia, tenutasi a Milano oggi giovedì 28 marzo al 31 piano del Grattacielo Pirelli, è stata l’occasione per fare il punto sui numeri 2012 del vino lombardo. Le aziende vitivinicole lombarde sono oggi 6.992 (1.460 produttori sono conferitori delle 18 cantine sociali presenti in Regione). Il numero di ettari vitati è, secondo i dati della dichiarazione vitivinicola 2012, è pari a 20.836. Di questi 3.052 dedicati alla produzione di vini Docg, 9.011 ha alla produzione di Doc e 5.432 ha alla produzione di Igt. I restanti 3.339 ettari (14% della superficie vitata totale) sono riservati alla produzione di vini da tavola. La netta prevalenza della produzione di qualità è riscontrabile anche nei dati per volume di prodotto finito. La vendemmia 2012 ha portato, infatti, all’elaborazione di oltre 1,107 milioni di ettolitri di vino di qualità (DOCG, DOC e IGT) cui si devono aggiunger 136mila ettolitri di vino da tavola. I vini di qualità contano dunque per l’86% nella produzione enologica lombarda.
Un richiamo alla qualità e all’eccellenza della produzione agricola lombarda è stato fatto dal padrone di casa, il neo Governatore, Roberto Maroni: “Nel nostro programma di governo – ha dichiarato – c’è il riconoscimento della Lombardia come una delle maggiori regioni agricole italiane. Vogliamo sostenere l’imprenditoria giovanile di un settore che, non a caso, si chiama primario, concedendo crediti d’imposta allo start up delle aziende e la possibilità, per chi vuole avviare un’attività agricola, di utilizzare i terreni di proprietà demaniale, terreni di cui a questo scopo è già in corso un censimento”.
I dati 2012 dell’export vitivinicolo lombardo mostrano una crescita delle spedizioni del 11,2% sull’anno passato; si tratta di quasi il doppio della media nazionale (+6,5%). A questo proposito in neo assessore regionale all’agricoltura, Gianni Fava, ha rilevato che, rispetto alla promozione all’estero, il vino lombardo ha oggi bisogno un lancio più d’immagine che di sostanza. È inoltre necessario lavorare nella direzione della lotta alla contraffazione, coscienti del fato che se qualcuno all’estero approfitta dei nostri marchi, vi è un chiaro interesse per la nostra produzione vinicola.
Al tema della promozione dei nostri vini all’estero ha fatto riferimento anche il presidente di Veronafiere Ettore Riello quando ha chiesto al Governatore della Lombardia di sostenere il settore fieristico, settore che dimostra coi suoi numeri di essere un vero e proprio investimento per il territorio lombardo oltre che una grande opportunità che deve essere meglio sfruttata, seguendo l’esempio di Francia e Germania.
Tornando all’export, i cinque maggiori mercati di destinazione per i vini lombardi sono oggi gli Usa per un valore 2012 di 76 milioni di euro, la Svizzera (30,3 milioni di euro), la Germania (30,1 milioni di euro), il Canada (16,1 milioni di euro) e il Giappone che arrivando a 12,7 milioni di euro ha fatto registrare una crescita delle importazioni dalla Lombardia del 54,8% sull’anno passato. In flessione invece il mercato cinese, ottavo nella classifica per valore dei maggiori acquirenti di vino lombardo, con 5,4 milioni di euro.
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