Secondo quanto riportato dalla stampa svedese, il governo della Svezia avrebbe sul tavolo un disegno di legge che aprirebbe, seppure con alcune limitazioni, alle “vendite agricole” di bevande alcoliche: in sostanza alla vendita diretta da parte dei piccoli produttori di vino, birra e superalcolici in occasioni delle visite in azienda da parte di turisti e consumatori.
Com’è noto ad oggi e fin dalla 1955, fatta salva la mescita e la vendita di bottiglie all’interno di bar e ristoranti per il consumo in loco, in Svezia la vendita al dettaglio di bevande alcoliche con titolo alcolometrico superiore a 3,5% è riservata alle rivendite del monopolio Systembolaget, che conta circa 450 negozi (chiusi di domenica).
In occasione della presentazione alla stampa della riforma lo scorso 5 giungo, il primo ministro svedese Ulf Kristersson, ha dichiarato che quella al vaglio “è una riforma della libertà” grazie alla quale “la Svezia diventerà un po’ più simile al resto d’Europa”.
Se approvata, la riforma potrebbe entrare in vigore già a partire dalla primavera 2025.
FEB