Lo scorso 7 dicembre a Digione, è mancato all’età di 65 anni Pau Roca, direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) e senza dubbio una delle più importanti personalità del settore e della politica vitivinicola comunitaria e internazionale di questo secolo.
La triste notizia è stata diffusa dalla stessa OIV nei giorni scorsi.
L’Unione Italiana Vini, di cui Roca fu ospite all’Assemblea generale dei soci del luglio 2021, si unisce al cordoglio per la triste e prematura scomparsa.
“Pau è stato un caro amico prima che un collega – ha dichiarato Paolo Castelletti, segretario generale UIV – Insieme a lui ho certamente condiviso importanti occasioni di lavoro ma anche momenti di fraterna amicizia e gioiosa convivialità. A lui si deve una visione lungimirante del settore vitivinicolo e del vino lato sensu; una visione che continueremo a promuovere perché il suo impegno e il suo instancabile lavoro non solo non sia dimenticato ma venga ancora preso ad esempio da tutti noi”.
Nato il 4 aprile del 1958, Roca si laureò in Scienze biologiche all’Università di Barcellona (1984), frequentando successivamente corsi di alta specializzazione presso lo spagnolo Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), presso la Boston University – Vrije Universiteit Brussel e presso la London School of Economics, per poi dedicarsi per qualche anno alla ricerca scientifica nel campo dell’oceanografia, presso il Bigelow Laboratory for Ocean Sciences.
Dopo aver lavorato nel settore dell’olio di oliva, cominciò il suo formidabile impegno nel settore vitivinicolo. Tra il 1989 e il 1992 è stato direttore della Federación Española de la Industria y Comercio Exportador de Vinos e successivamente, tra il 1992 e il 2018, Segretario generale della della Federación Española del Vino (FEV).
La sua attività nell’OIV cominciò nel 1992, quale membro del gruppo di esperti “Mercati e consumo” (MARCON); sempre in seno all’OIV tra il 2010 e il 2016 è stato presidente del gruppo di esperti “Diritto e informazione del Consumatore” (DROCON) e tra il 2016 e il 2018 vicepresidente del gruppo di esperti “Sviluppo sostenibile e cambio climatico” (ENVIRO).
Nel 2018 l’Assemblea generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, riunitasi in Uruguay, lo ha eletto direttore generale per il quinquennio 2019-2023 (gli succederà a gennaio il neozelandese John Barker).
“Durante i cinque anni del suo mandato come direttore generale dell’Organizzazione che ha guidato magistralmente – così lo ricorda il presidente OIV Luigi Moio – ha messo la sua lucida intelligenza al servizio del vino di tutto il mondo […]. Grazie al suo infinito desiderio di pensare in grande, alla sua formidabile intuizione e alla sua determinazione, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino è stata completamente rinnovata” e la sua struttura completamente internazionalizzata.
Con la sua direzione l’OIV ha rafforzato i suoi legami con altre istituzioni internazionali quali la World Trade Organization (WTO), la World Tourism Organization (UNWTO), l’Organization for Economic Co-operation and Development (OECD), la Food and Agriculture Organization (FAO), l’International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic Studies (CIHEAM) ed il Codex Alimentarius (storica in questo contesto anche la recente lettera d’intenti siglata da OIV e Fao per la conservazione delle risorse fitogenetiche in viticoltura).
Lo si ricorderà anche come fervido promotore dello sviluppo della digitalizzazione nel settore vitivinicolo. Già insignito delle benemerenze di Chevalier de l‘Ordre du Mérite Agricole (Francia) e di Commendatore Orden Civil de Alfonso X El Sabio (Spagna), Pau Roca parlava correntemente spagnolo, catalano, francese e inglese.
FEB