Una storica lettera d’intenti sulla conservazione delle risorse fitogenetiche in viticoltura è stata siglata a Roma, lo scorso 21 novembre nella sede della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) tra l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) e l’ITPGRFA, Trattato intenzionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, un accordo multilaterale – noto anche come “trattato internazionale sui semi – che mira a garantire la sicurezza alimentare attraverso la conservazione, lo scambio e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche mondiali per l’alimentazione e l’agricoltura.
La cerimonia si è svolta a latere della decima sessione del Governing Body del ITPGRFA (organo direttivo del Trattato che riunisce i rappresentanti dei paesi firmatari dell’accordo e che ha come funzione quella promuovere la piena attuazione dello stesso) e del convegno internazionale “Le risorse genetiche della vite: conservare il passato per garantire il futuro”.
A siglare il documento d’intenti sono stati Kent Nnadozie, segretario dell’ITPGRFA e Luigi Moio, presidente dell’OIV. Presenti anche Mario Marino, Technical Officer ITPGRFA, Jean-Claude Ruf, direttore scientifico dell’OIV, Luigi Bavaresco, segretario del gruppo di esperti per le risorse genetiche dell’OIV, Alessandro Boscaini e Roberta Baber di Masi Agricola (l’azienda ha nel contesto del convegno proposto la sua esperienza in merito alla riscoperta e salvaguardia della antica varietà autoctona veronese Oseleta).
La lettera d’intenti FAO-OIV rappresenta dunque un impegno reciproco a cooperare attivamente in termini politici, scientifici e tecnici per la conservazione ed il miglioramento delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, con particolare attenzione alla sostenibilità nel settore vitivinicolo.
“Il significato di questa lettera d’intenti – ha affermato Luigi Moio – risiede nell’impegno formale di due stimati organismi intergovernativi, la FAO e l’OIV, di sostenere iniziative orientate a plasmare il futuro sia del settore vitivinicolo che della più ampia industria agricola globale”
“La firma di oggi va oltre la formalità; rappresenta – secondo Kent Nnadozie – il nostro forte impegno a lavorare in modo collaborativo verso un futuro sostenibile per l’agricoltura globale”