Le performance del mercato internazionale delle bevande alcoliche si stanno dimostrando quest’anno migliori di quanto era stato previsto allo scoppio della pandemia del Covid-19. Lo suggeriscono gli analisti di IWSR – drinks market analysis a conclusione di un’analisi di larga scala condotta in 19 paesi (Australia, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Messico, Polonia, Russia, Sud Africa, Spagna, Tailandia, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti) e prendendo anche in considerazione il canale del traver retail.
Secondo le previsioni di IWSR la contrazione del mercato internazionale delle bevande alcoliche sarà per quest’anno limitata al solo -8% vs 2019 (diversamente dalle precedenti previsioni che ipotizzavano un calo a doppia cifra) ed – in generale – il ritorno ai livelli pre pandemia è atteso per il 2024.
Per vino e birra si aspetta una contrazione del mercato del 9%, ma per la birra analcolica, ad esempio, si prevede ancora un CAGR volume del 5,9% per il periodo 2019-2024. Tra i vini, gli spumanti potranno ritrovare i livelli di consumo pre pandemia già nel 2023 (con il Prosecco di qualità meno influenzato di altri prodotti dalla pandemia Covid-19). I vini fermi premium riemergeranno dalla crisi in corso, recuperando i volumi persi entro il 2022.
Per quanto concerne i superalcolici internazionali, il mercato dovrebbe segnare quest’anno un calo del 7,2% sul 2019, ma anche in questo caso la ripresa si attene per il 2022. I whisky canadese e statunitense potrebbero addirittura vedere in crescita di volume nel 2020.
Categoria per cui IWRS prevede una sicura crescita nel 2020 è quella dei ready-to-drink (RTD), ma anche il segmento low & no alcol troverà ancora popolarità tra i consumatori.
Per quel che concerne i singolo mercati, Stati Uniti e Cina più di tutti si stanno dimostrando capaci di far fronte positivamente alla crisi. Per gli Usa (ma anche per il Canada), IWSR prevede una crescita dei consumi -volume 2020 del 2% vs 2019, performance in linea con quella di più lungo periodo. I consumi in Cina resistono meglio di quanto si pensasse all’inizio della pandemia. I consumatori del Paese della Grande Muraglia sono già tornati alle loro attività quotidiane e il mercato degli alcolici ritroverà una sua ripresa già nel 2021.
FEB