Dalle biomasse degli scarti agricoli si possono estrarre molecole “preziose” utili nella produzione di integratori alimentari, cosmetici e “superfood”, cioè quei prodotti alimentari caratterizzati da una eccezionale densità di nutrienti. Anche i sottoprodotti enologici e viticoli sono ricchi ricchi di queste molecole. Come si legge su Il Corriere Vinicolo n. 9/2022, in servizio di David Taddei, quello interessato è un mercato che in Europa supera i 13 miliardi di euro (3,7 miliardi nella sola Italia) e che ha fatto registrare tra il 2014 e il 2020 una crescita media del’8,2%. Questi dati sono suggeriti in uno studio di FederSalus, l’associazione nazionale rappresentativa del settore degli integratori alimentari, che raggruppa 240 aziende di questo settore.
Lo studio citato sarà presentato al convegno Nutraceutica e integratori, la nuova frontiera per l’agricoltura, in programma per il prossimo 12 marzo nel contesto della manifestazione Wine&Siena – Capolavori del Gusto (11-15 marzo, a Siena).