di Giulio Somma
Filari pettinati grondanti di “sangiovese grosso” pronto per la vendemmia; declivi collinari punteggiati di cipressi che disegnano un paesaggio unico al mondo; un castello medievale adagiato tra i vigneti: siamo a Montalcino, nel Castello di Poggio alle Mura dell’azienda Banfi, dove si è svolto il primo Consiglio Nazionale dell’Unione Italiana Vini organizzato fuori dalla sede istituzionale di Roma. L’idea del “consiglio itinerante” circolava da mesi, ma solo nell’ultima riunione, svoltasi a Roma nel mese di giugno, è diventata una proposta che, grazie alla pronta disponibilità dimostrata dall’azienda Banfi di Montalcino per voce del suo ad, Enrico Viglierchio, si è trasformata in progetto. “Abbiamo voluto mettere subito in pratica l’idea emersa nell’ultimo Consiglio dell’Associazione – spiega il presidente di UIV Domenico Zonin – e devo riconoscere che è stata una idea eccellente. Organizzare i lavori consiliari in ambientazioni particolari come quelle offerte dalle aziende ci offre diversi vantaggi: un contesto suggestivo dove invitare personalità e rappresentanti delle istituzioni a diretto contatto con la nostra realtà produttiva, qualità e gradevolezza dell’ambiente dove vivere la “due giorni” i lavori in un clima che aiuta anche a rafforzare lo spirito di squadra e appartenenza”. Questa prima sessione sperimentale del “nuovo corso” – che vedrà l’organizzazione dei Consigli alternarsi tra la sede romana dell’Unione Italiana Vini e location aziendali nelle varie regioni del Paese – si è sviluppata su due giorni di lavoro dove gli appuntamenti di confronto e dibattito sono stati intervallati da altrettanti momenti di elegante convivialità “in uno spirito – ha sottolineato il padrone di casa, Enrico Viglierchio – che ha cercato di esaltare l’atmosfera di amicizia e ripagare le fatiche di un viaggio non sempre agevole”.
Una “prima” che ha avuto un battesimo d’eccezione con un parterre di ospiti di assoluto rilievo. Ad iniziare dal Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, per seguire con i massimi rappresentanti delle associazioni di filiera – Giorgio Mercuri (Fedagri), Dino Scanavino (CIA), Sandro Boscaini (Federvini), Ruenza Santandrea (Cevico), Riccardo Cotarella (Assoenologi) – con la vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato, Leana Pignedoli, il neopresidente di ISMEA, Ezio Castiglione, il segretario generale del CEEV, Josè Ramon Fernandez, e di Wine in Moderation, Stelios Filopoulos, il dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani, e di Assoenologi, Giuseppe Martelli, il Comandante di Corpo dei Carabinieri del MIPAAF, Col. Gianluca dell’Agnello, il vice capo unità Americhe della Dg Agri, Raimondo Serra, insieme al Sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli, ed al Consiglio Nazionale dell’Associazione (quasi) al gran completo.
Alla cena di gala, dove un raffinato menu toscano accompagnato dai vini tosco-piemontesi dell’azienda ha riscosso un apprezzamento unanime, è stato proprio il Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, a sottolineare, nel suo saluto “la bontà dell’idea di organizzare momenti come questi, con modalità itinerante e in luoghi così straordinari come sono le vostre aziende. Questo spunto – ha proseguito il Ministro – offre l’opportunità per esprimere bene anche cosa siete voi ed il vostro mondo, quale potenziale è racchiuso nell’esperienza vitivinicola italiana e nel lavoro che portate avanti come Associazione. In voi ho sempre trovato grande fermezza, capacità di affrontare questioni e porre problemi aperti ma con un capacità di ascolto, attenzione e serenità nel rapporto con le istituzioni che aiuta molto a chi, come noi sul versante del governo, deve cercare di supportarvi e avere un rapporto di massimo confronto. E dico tutto ciò – ha concluso Martina – perché non capita spesso”.
Il riconoscimento arrivato dal Ministro è stato accolto con particolare apprezzamento dal presidente di UIV, Domenico Zonin che ha risposto evidenziando la “concretezza di una politica alla quale ci eravamo disabituati ed una capacità di ascolto dimostrata in questi mesi dal Ministro e dal Ministero che ha restituito al nostro settore una buona dose di fiducia nelle istituzioni e nel futuro del Paese”.
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