Tra il 2017 e il 2020 vi è stato un incremento nella percentuale dei consumatori abituali di vino che ricorrono all’e-commerce, favorito nei mesi scorsi anche dall’impatto della pandemia del Covid-19 e dalle restrizioni che ne sono derivate.
Gli Stati Uniti sono il mercato in cui questo incremento è più deciso, passando dal 17 al 25% in quattro anni. Questi e i seguenti dati sono tratti da un’infografica di Wine Intelligence Vinitrac che evidenzia su di un planisfero l’evoluzione tra 2017 e 2020 del ricorso all’ecommerce dai parte di consumatori abituali di vino di alcuni mercati chiave (nota: per consumatori abituali si intendono in questo caso coloro che consumano vino almeno una volta al mese per i mercati di USA, Canada, Regno Unito, Brasile, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Australia, mentre per i mercati di Cina, Hong Kong e Singapore ci si riferisce agli appartenenti alla upper-migle class che consumano semestralmente vino importato).
Un significativo incremento tra 2017 e 2020 della percentuale dei bevitori abituali che ricorrono all’ecommerce è registrato anche per la Cina (dal 41 al 52%), per Hong Kong (dal 10 al 21%), per il Belgio (dal 5 all’11%), per il Regno Unito (dal 30 al 34%) e per il Canada (dal 3 al 6).
Al fianco della stessa mappa, una classifica del numero dei compratori di vino online per paese. Si stima che Cina, per evidenti motivi legati alla numero dei suoi abitanti, conti oggi ben 27,3 milioni di compratori di vino online al dettaglio. Seguono gli Stati Uniti (19,3 milioni), il Brasile (10,6 milioni), il Regno Unito (8,8) milioni, il Giappone (5,8 milioni) e la Germania (5,4 milioni).
FEB