Che ci sia un’evoluzione in corso nel mercato del vino in Cina è ormai chiaro. Con la diffusione della cultura del vino, col nascere di nuove categorie di consumatori è chiaro che l’offerta debba arricchirsi e lasciare da parte la sola via dei premium costosissimi.
A giugno (si veda qui) abbiamo parlato una ricerca di Wine Intelligence che dichiarava la sempre maggior richiesta da parte dei consumatori cinesi di vino di fascia media; pochi giorni fa invece, da una notizia apparsa sul portale inglese The Drink Business, scopriamo che da parte dei commercianti cinesi stia nascendo una sorta di “insofferenza” nei confronti dei prezzi, seppure in calo, dei top wine di Bordeaux.
Lo scorso aprile lo Château Lafite, i cui vini in Cina, sono tra i più noti e apprezzati, ha annunciato il prezzo di vendita della sua Premiers Crus annata 2012, a 330 euro per bottiglia. Il prezzo è minore del 21,4% rispetto a quello dell’annata precedente ed è inoltre la prima occasione di calo dei prezzi dal 2008 a oggi. Lafite inoltre non è l’unico ad aver abbassato i prezzi: lo hanno fatto anche Margaux e Mouton (entrambi hanno diminuito del 33%). Tuttavia, sebbene si stia parlando dei vini tra i più costosi al mondo, in Cina i commercianti di vino sono chiedono che i prezzi scendano ancora.
E’ indicativo poi che lo scorso giugno in una vendita presso la casa d’aste cinese Beijing Poly International fossero offerti al pubblico Premier Crus a prezzi di partenza inferiori a quelli del mercato al dettaglio ma ciò sembra non aver esaltato particolarmente i compratori.
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