La premiumization, quella tendenza tra i consumatori all’acquisto di prodotti di livello di prezzo superiore (il “bere meno ma meglio”, per intendersi), è stata negli ultimi anni uno dei più significativi trend del mercato globale delle bevande alcoliche. Oggi, tuttavia, secondo IWSR Drinks Market Analysis – che da tempo traccia l’evoluzione di questa dinamica di mercato – questa tendenza sarebbe ancora viva, ma vi sarebbero al contempo i primi segnali di un rallentamento.
La prima metà dell’anno in corso ha visto, ancora, una crescita valore del mercato globale delle bevande alcoliche fino amassimi storici, grazie ad una combinazione di domanda (che era stata repressa dalla pandemia del Covid-19) e un aumento dei prezzi.
Il volume totale del mercato degli alcolici non è ancora tornato ai livelli pre pandemia (IWSR traccia 20 mercati chiave che insieme costituiscono il 75% del mercato mondiale), ma quello delle fasce premium e superiori è comunque cresciutodel 7% nel primo semestre rispetto al 2019.
Q1 e Q2 sono stati dunque positivi per l’industria globale degli alcolici, ma secondo una recente indagine tra i consumatori (le cui dinamiche e preferenze d’acquisto sono da sempre il campanello di allarme per le evoluzioni del mercato) sembra che la fiducia si stia erodendo e che il bere meno ma meglio continui, rallentando. Il calo di fiducia riscontrato è evidente soprattutto in Europa e nel Regno Unito, con segnali anche negli Stati Uniti, mentre più “ottimisti” sono i consumatori dell’Asia Pacifico. I consumi, poi, si starebbero sempre più spostando dentro le case, penalizzando il bere fuori.
Per quanto concerne il vino, sono gli spumanti a guidare la (rimanente) premiumization: la crescita del vino premium e superiore è stata del 1% in termini di volume nel primo semestre di quest’anno rispetto ai primi sei mesi 2021, quella degli spumanti della stessa categoria del 8%. Prosecco e Champagne, in particolare, stanno crescendo – da una già ampia base – in mercati quali Stati Uniti, Francia, Giappone e Italia, e ancora – da una base più piccola – in India, Messico e Spagna.
Per quanto concerne gli spirits, i premium+ hanno guadagnato a livello globale il 6% volume rispetto alla prima metà del 2021 e il 13% rispetto al primo semestre 2019.
La birra sta riprendendo volume in molti mercati (con quantità complessiva comunque ancora inferiore al pre-pandemia): in Brasile ad esempio fa segnare un +12% vs 1° sem. 2021, in Messico un +5%.
Infine, il mercato globale dei RTD sta rallentando ovunque e negli Stati Uniti (che in questo hanno una consistente quota del 40% a livello globale) vi è una crescita moderata degli hard seltzer e un evidente spostamento verso prodotti premium.
FEB