Cina e Corea del Sud sono oggi generalmente identificate come i più promettenti mercati in fatto di consumi di vino, tuttavia Rabobank allarga lo sguardo e suggerisce di guardare anche oltre, nella direzione di Nigeria, Messico, Brasile e Polonia. Mercati molto diversi tra loro che presentano opportunità ma anche molta incertezza, come affermato da Stephen Rannekleiv, analista della società di consulenza olandese.
Questi Paesi, le quattro “gemme nascoste”, presentano allo stesso tempo opportunità e rischi ma quei produttori che sapranno superare le difficoltà cui si troveranno di fronte in questi mercati potranno sperare di avere, a lungo termine, una crescita del profitto.
Il mercato del Messico è spesso trascurato ma può essere molto redditizio per fornitori internazionali. Il numero degli appartenenti alla classe media è in crescita e ciò è certamente positivo per l’andamento dei consumi di vino. Tra il 2006 e il 2011 il tasso di crescita CARG delle importazioni è stato del 20%. Quello messicano è un mercato finora dominato dai Paesi ispanofoni (soprattutto Spagna e Cile) e, come abbiamo suggerito qui, anche da parte dei produttori italiani c’è oggi un interesse crescente per questa destinazione.
Anche in Brasile l’andamento delle importazioni è positivo, +30% tra il 2007 e il 2011 e la recente bocciatura da parte del governo locale della “legge salvaguardia” (si veda qui in proposito) lascia aperta l’opportunità di un ulteriore sviluppo di questa destinazione.
La Polonia, dove cresce l’interesse per i vini stranieri, risulta invece particolarmente attraente, secondo Rabobank, perché è un mercato nel quale i fornitori possono operare in un contesto in cui il livello di corruzione è relativamente basso.
In Nigeria, infine, le importazioni di vino hanno avuto negli anni scorsi una crescita CARG del 16% e il governo nigeriano si sta adoperando nella direzione della modernizzazione dell’economia e della riduzione del conflitto sociale. Qualcuno sostiene che la Nigeria sarà nei prossimi anni, per i consumi, la nuova Cina e il mercato del vino avrebbe già raggiunto qui 300milioni di dollari l’anno (ne abbiamo parlato qui, mentre sul Corriere Vinicolo n. 38 del 1° ottobre 2012 è stato pubblicato uno speciale relativo all’Africa in cui questo mercato è stato analizzato nello specifico.)
FEB
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