Lo scorso 3 maggio un giudice della Corte Scozzese, Lord Doherty, ha rifiutato l’istanza della Scotch Whisky Association (SWA) secondo la quale l’introduzione del prezzo minimo per unità alcolica non sarebbe nelle competenze di Parlamento e Governo scozzese, oltre che in contrasto con le norme Ue.
La petizione oltre che dalla SWA portava le firme dei rappresentanti dell’European Spirits Association e del Ceev (Comite Europeen Des Enterprises Vins).
Lord Doherty, nella sentenza (disponibile qui), ha sostenuto che la norma è nelle competenze legislative del Parlamento scozzese e che l’introduzione del prezzo minimo per unità alcolica è nei poteri dei ministri scozzesi.
La Corte ha inoltre stabilito che, a suo parere, la misura non è incompatibile con il diritto dell’Unione Europea.
Immediata è stata la reazione di Gavin Hewittel, Ceo della SWA che in un comunicato stampa (si veda qui) ha manifestato il disappunto per la decisione della Corte aggiungendo che il punto di vista dell’Europa sul prezzo minimo è diverso da quella espressa dal giudice scozzese e ricordando che l’UE e dieci stati membri hanno in un documento espresso la loro preoccupazione sul MUP che contravverrebbe alle Union Trading Rules. La SWA ha inoltre annunciato che continuerà la battaglia legale per vedere accolte le sue istanze.
FEB
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