Sono 256mila, nel mondo, gli ettari vitati condotti secondo i metodi dell’agricoltura biologica censiti dal FiBl, Istituto di Ricerca sull’agricoltura biologica (Forschungsinstitut für biologischen Landbau). Si tratta, per la precisione, sia delle zone già in produzione sia di quelle in conversione triennale verso il biologico.
Dato particolarmente significativo è quello relativo alla crescita di queste superfici tra 2004 e 2011: +197%, con un tasso di crescita annuo medio del 28% (i dati FiBl possono essere confrontati con quelli della Rete rurale nazionale e dell’Oiv di cui abbiamo parlato qui a fine 2012).
La Spagna, con 79mila ha, è il primo Paese al mondo per superficie vitate bio con una quota del 30%; seguono Francia e Italia, Stati Uniti e Turchia (qui però si tratta soprattutto di produzione di uva da tavola e uva passa). Al sesto posto la Germania che secondo i dati FiBl (diffusi dal Deutsche Weininstitut) ha visto crescere sui vigneti bio tra 2004 e 2011 del 176%. Circa il 7% della superficie vitata tedesca è bio, sono quindi 6900 ha.
FEB
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