Tra consapevolezza dei viaggiatori e restrizioni causa Covid-19, i valori sociali e ambientali saranno nel prossimo futuro importanti leve per la “rinascita del turismo”. Euromonitor ha pubblicato nei giorni scorsi un nuovo report sul turismo sostenibile, recante il titolo Top Countries for Sustainable Tourism Embracing a Green Transformation for Recovery in Travel. Nel documento è proposto un Sustainable Travel Index che può essere d’ausilio agli operatori del settore per orientarsi nella direzione di una proposta di turismo sostenibile. L’indice si fonda su sette pilastri del turismo sostenibile: sostenibilità ambientale, sociale, economica, della domanda, dei trasporti, degli alloggi e rischio paese. A partire da questi pilastri e considerando 57 indicatori, Euromonitor, ha analizzato il turismo in 99 paesi del mondo, stilandone una classifica di sostenibilità. Primo paese per turismo sostenibile è risultata la Svezia, paese che secondo i risultati dell’analisi è stato capace di generare dal turismo valori capaci di sostenere l’economia, l’ambiente e la società. Il governo svedese ha infatti messo in atto strategie per raggiungere i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite, in particolare in merito alle azioni per il clima, per la conservazione delle biodiversità, per un’economia circolare senza emissioni di carbonio. La Svezia sta elaborando da tempo una strategia per il turismo sostenibile, promuovendo il turismo rurale e la creazione di infrastrutture di trasporto efficienti e “alternative”. È inoltre un modello per l’alloggio sostenibile, grazie alla sua pluripremiata architettura eco-chic di carattere nordico. Alla Svezia seguono nella classifica di Euromonitor: Finlandia, Austria, Estonia, Norvegia, Slovacchia, Islanda, Lettonia, Francia e Solovenia. L’Italia è al 34° posto.
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