Regno Unito. Il cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha raccolto le istanze presentate dalle associazioni di categoria (tra cui la Wine and Spirit Trade Association, la Wine Society e la Scotch Whisky Association) e dell’industria britannica delle bevande alcoliche, annunciando il congelando dell’aumento delle imposte secondo l’inflazione, fino al primo agosto prossimo venturo. L’annuncio della decisione del governo britannico è stato dato durante la consueta dichiarazione autunnale del Tesoro al Parlamento (UK Autumn statement), tenutasi lo scorso 22 novembre (qui il testo completo della dichiarazione).
La crescita dell’imposta avrebbe significato un aumento nel giro di sei mesi del 30% dell’accisa sul vino e un aumento del 20% su quella sugli spiriti.
Scongiurando questa eventualità, nei giorni scorsi la Wine and Spirit Trade Association (WSTA) aveva denunciato un preoccupante calo delle vendite di bevande alcoliche (-20% nell’ultimo mese), effetto (anche) dall’aumento dei prezzi al consumo, dopo che ad agosto scorso il Tesoro britannico ha varato il più consistente aumento delle imposte sugli alcolici degli ultimi 50 anni. Questo oltretutto in un momento in cui le imprese stanno combattendo con la crescita dei costi e con il calo dei consumi
“Il congelamento dell’[aumento delle] tasse sull’alcol – ha dichiarato Miles Baele, AD di WSTA – è un enorme sollievo per le imprese del vino e delle bevande alcoliche e per il settore dell’ospitalità […]. Siamo estremamente sollevati che il governo – e il segretario allo Scacchiere, Gareth Davies in particolare – abbia ascoltato le nostre richieste di non colpire le imprese di vino e liquori e i consumatori con un altro doloroso aumento della tassazione”