Wines of Great Britain (WineGB) ha rilasciato a fine dicembre il suo annuale report sul raccolto d’uva da vino. Già il titolo del documento – “2023 Harvest Report – The big one” – suggerisce che l’ultima vendemmia è stata da primato, tanto da essere definita addirittura “miracolosa” nel comunicato stampa che presenta report.
I dati sono naturalmente provvisori, ma la vendemmia 2023 appare essere stata superiore del 50% rispetto al precedente anno record, il 2018, quando si erano poi prodotte 13,1 milioni di bottiglie.
Si stima che il raccolto d’uva 2023 – 30.000 tonnellate – possa portare ad una produzione di 20-22 milioni di bottiglie: l’incremento sulla già importante produzione del 2018 sarebbe quindi del 60% circa.
La resa ottenuta dai vigneti migliori, il 25% del totale, è stata di 15,6 tonnellate per ettaro; i quattro vitigni più importanti – Chardonnay, Pinot Noir, Meunier e Bacchus – hanno dato rese eccezionali e la media generale della resa è stimata in circa 9,6 tonnellate per ettaro (media della resa 2016-2023 = 5,8 tonnellate/ha).
I rendimenti più elevati sono stati registrati nelle regioni più secche e calde: East Anglia, South East e Wessex (Hampshire, Wiltshire, Dorset, Isle of Wight). Le condizioni meteorologiche sono state perfette per la produzione durante tutta la stagione e sebbene l’estate non sia stata particolarmente calda, il caldo tardivo di settembre ha giovato alla qualità delle uve.
Negli ultimi cinque anni, la superficie vitata del Regno Unito è cresciuta del 75%; oggi la superficie vitata in produzione è stimata in circa 3400 ettari, oltre 1000 ettari in più di quelli registrati nel 2018 (2138 ha), e ben più di 2000 ettari in più di quelli del 2012 (1297 ha), primo anno di cui i nuovo report riporta i dati.
FEB