Il revenge spending, effetto della pandemia, ha portato un valore eccezionale al saldo delle importazioni mondiali di vino. Oltre 26 miliardi di controvalore scambi, con gli spumanti che hanno superato quota 6,4 milioni di ettolitri. Un anno straordinario nel quale i record pre-Covid sono stati polverizzati, con performance che senza pandemia si sarebbero raggiunte in cinque anni.
Si resterà a questi livelli o si tornerà presto a quote più normali?
Su Il Corriere Vinicolo n. 9/2022, il consuntivo 2021 del commercio mondiale, a cura di Carlo Flamini (Osservatorio del Vino UIV). Nel servizio dati e statistiche sul commercio di vino in bottiglia, sfuso e spumanti per i principali paesi e con schede di approfondimento per Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Cina. Da una prima analisi dei dati proposti, spacchettando l’andamento 2021 per trimestri, si nota già un accenno di rientro: sul totale scambi, performance a valore, si passati dal +32% del secondo quarto al +17% del terzo, per planare al +8% del quarto. Si tratta di riduzioni del 50% in termini di punti basi…ma è comunque ancora un bel viaggiare.