I ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST), istituto di ricerca statunitense con sede nello stato del Maryland, hanno realizzato un nuovo strumento hardware per la degustazione del vino basato sull’intelligenza artificiale (artificial intelligence – AI)). I risultati della ricerca, che ha avuto come scopo non solo la realizzazione del detto “naso elettronico” quanto piuttosto una più ampia analisi delle possibilità di utilizzo delle nanotecnologie per la realizzazione di sistemi di AI, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Physical Review Applied.
A differenza di altri precedenti sistemi di assaggio elettronico (qui la notizia sul sito ufficiale del NIST) il nuovo sistema – basato sulla tecnologia delle giunzioni a tunnel magnetico (magnetic tunnel junction – MTJ) – promette infatti di essere più veloce e meno “assetato” di energia.
Per valutarne l’affidabilità nei risultati, il sistema è stato prima “allenato”, proprio come succede nelle formazione degli assaggiatori in carne ed ossa, sottoponendogli una collezione di dati di 148 vini prodotti da tre vitigni, parte di un più ampio dataset a disposizione di ricercatori. Per ogni vino vi erano dati relativi a 13 diverse caratteristiche, tra cui ad esempio colore, gradazione alcolica, flavonoiodi etc. Successivamente al training sono stati dati “in assaggio” al naso elettronico i restanti 30 vini parte del citato dataset. Lo strumento è risultato affidabile per 95,3%: sui vini per i quali non era stato precedentemente allenato il sistema ha commesso infatti solo 2 errori.
FEB