Secondo i più recenti dati dell’Impact Databank di Shanken nel 2021 il mercato statunitense dei superalcolici ha totalizzato un volume record di ben 260 milioni di casse da nove litri, facendo segnare un’incremento del 2% sul periodo precedente. Come notato da Daniel Marsteller su Shanken News Daily, la crescita riscontrata è di circa un punto percentuale in meno rispetto a quella media degli ultimi cinque anni, ma è tuttavia significativa (ricordiamo che il 2020 aveva fatto segnare un buon incremento rispetto al 2019, nel contesto della crescita delle vendite al dettaglio e della corsa ai rifornimenti) e si situa ancora nella linea ascendente che ha visto crescere il mercato statunitense dei superalcolici di oltre 42 milioni di casse dal 2015 ad oggi.
Nel proseguo della pandemia del Covid-19 quindi, gli spirits continuano a dimostrare la loro forza e popolarità tra i consumatori con un’ancora forte componente di premiumizzazione. Cresce anche la quota di mercato dei marchi più forti: tra 2015 e 2021 i primi 25 marchi per volume hanno guadagnato ben 28 milioni di casse, quelli più in basso nella classifica invece “solo” 14,7 milioni di casse; ciò significa che i primi 25 marchi hanno aumentato la loro quota volume nel mercato del 46% sul 2015.
Il report 2022 di Impack Databank porta anche una classifica dei marchi più forti nel 2021. Ecco la top five: al primo posto troviamo Tito’s (marchio di vodka del gruppo Fifth Generation) con 11 milioni di casse stimate per il 2021 (+6,3 vs 2020); seguono Smirnoff (vodka, gruppo Diageo) con 8,8 milioni di casse (-2,9%), Crown Royal (whisky canadese, gruppo Diageo) con 7,3 milioni di casse (invariato), Jack Daniel’s (whisky del Tenenessee, gruppo Brown-Forman) con 7 milioni di casse (+2,5%), Bacardi (rum, gruppo Bacardi Usa) con 6,8 milioni di casse (-2,7%).
FEB