Nell’anno terminato a febbraio 2020, le importazioni statunitensi di bevande alcoliche (vino, birra e superalcolici) sono cresciute in valore dell’8,2% sui dodici mesi precedenti. Questo incremento, relativo sia all’imbottigliato che allo sfuso, è stato registrato da BW166, che al contempo suggerisce che ben il 27,1% del valore di questa importazioni derivi dagli scambi con il Messico.
All’incremento delle importazioni corrisponde un calo, seppur leggero, delle spedizioni oltreconfine. L’ export valore di bevande alcoliche dagli Stati Uniti (vino, birra e superalcolici; imbottigliato e sfuso) è infatti calato dell’1,1% sul periodo precedente. Il 20,2% delle esportazioni statunitensi di bevande alcoliche è diretto verso il Canada.
Guardando in particolare agli scambi di vino, BW166 ha registrato, nei dodici mesi terminati a febbraio, una crescita delle importazioni di imbottigliato pari al +8,4% in volume e al +5,9% in valore sui dodici mesi precedenti. Le importazioni di vino in cisterna sono invece cresciute nello stesso periodo del 23,4% in volume e del 6,10% in valore. Il 34,1% del valore delle importazioni di vino confezionato deriva dagli arrivi dalla Francia, mentre 27,3% del valore dello sfuso è di origine cilena.
In contrazione, invece, le esportazioni di vino. Nell’anno a febbraio 2020, le spedizioni oltreconfine di vino statunitense in bottiglia sono calate del 5,6% in volume e del 4,2 in valore vs dodici mesi precedenti. L’export di vino sfuso ha invece fatto segnare il -5% in volume e il -4,3% in valore. Il 35,9% dell’imbottigliato in uscita ha raggiunto il Canada, mentre oltre la metà dello sfuso (il 54,2%) è stato inviato nel Regno Unito.
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