L’analisi dell’Osservatorio del Vino sulle vendite di vini spumanti nella GDO italiana a settembre, presentata su Il Corriere Vinicolo n. 37 Dossier Spumanti, svela piccoli segnali di ripresa alla chiusura di un terzo trimestre 2023 non particolarmente brillante.
Rispetto al dato pessimo di giugno, settembre ha portato qualche sollievo alle “bollicine”, grazie anche al contributo dei mesi estivi. Togliendo dal computo lo Champagne, il dato volumico è moderatamente positivo (+1%), grazie in particolare al contributo degli ipermercati (+4,5%), che bilanciano le negatività espresse soprattutto dai discount (-11%), luoghi di vendita dove anche il Prosecco è in caduta libera (-11%), per effetto della pessima performance della DOCG (-33%), a cui si aggiunge il -4% della “versione” DOC.
Che vi sia in atto uno spostamento progressivo dei consumi verso alternative più economiche è ormai un dato di fatto. L’amore per le bollicine espresso dagli italiani negli ultimi due anni – suggerisce Carlo Flamini, coordinatore dell’Osservatorio – non è insomma “incondizionato”, e la destagionalizzazione dei consumi – fatto ormai acquisito – sta presentando ai produttori di bollicine uno scenario evolutivo piuttosto avaro in termini di valore aggiunto.