I due principali competitor del settore beverage italiano – il vino e la birra – sono oggi travolti da un comune destino e non ne è causa solamente l’inflazione. Le difficoltà contingenti delle famiglie italiane impongono in questa fase acquisti molto più selettivi che penalizzano i due campioni del settore bevande. Si punta alle promozioni ma anche a un carrello della spesa più limitato e meno “voluttuario”. Le esigenze di difesa dei margini anche da parte dei retailer hanno ridotto
la portata delle vendite a sconto, con le birre che, rispetto ai vini, pagano le conseguenze di una più alta inflazione di reparto, “ma è anche l’effetto del riassestamento post pandemico tra consumi domestici ed extra-door” come sottolinea Eleonora Formisano di NielsenIQ.
Su Il Corriere Vinicolo 33 del 16 ottobre 2023, a cura di Giulio Somma e Paolo Ferrante – un’analisi su dati NielsenIQ dell’andamento di mercato degli ultimi 12 mesi. Raccolte anche le preoccupazioni dei birrai e le considerazioni di Coop Italia (per voce del responsabile beverage Francesco Scarcelli) e Partesa (per voce di Alessandro Rossi, national category manager Wine del gruppo).
L’inflazione sta colpendo in modo durissimo, deprimendo i consumi non solo di vino ma anche della birra – ha dichiarato Lamberto Frescobaldi, presidente di UIV Confederazione Italiana della Vite e del Vino – Si pensi che in Uk si registra la chiusura in media di due pub al giorno