“Eco-friendly” è locuzione ormai diffusissima anche nel mondo del vino e la spinta al verde è in crescita in tutti i principali mercati mondiali del vino, dagli Stati Uniti al Giappone, dal Regno Unito alla Germania e anche in Scandinavia. Tuttavia, come conferma un Business Report sulla questione elaborato dall’Istituto Wine and Beverage Management dell’Università di Geisenheim e recentemente presentato a Prowein manca ancora una precisa identità e una visione comune di cosa voglia dire davvero “sostenibile”. A fare chiarezza in questa “giungla”, Il Corriere Vinicolo (n. 18 del 23 maggio 2022) propone un’inchiesta esclusiva sui principali mercati da cui emerge che ogni fascia/target di consumatori ha un’idea (in parte) diversa di cosa sia la sostenibilità. C’è ad esempio chi pone il suo focus sul beneficio ambientale, altri su quello salutistico. Il variegato sistema di certificazioni certo non aiuta il consumatore ad orientarsi davvero. Tutto ciò si traduce in un freno allo sviluppo di una tendenza che in teoria dovrebbe (e potrebbe) essere forte e trasversale ma che stenta ancora a decollare, anche per un problema di prezzi, visto che la confusione delle “sigle” non favorisce la spesa da parte dei consumatori.
FEB