La Catalogna è la terza regione spagnola per produzione di vino, dopo la Castilla-La Mancha e l’Extremadura. La sua superficie vitata si estende per 55.118 ettari, che danno un rendimento medio di 60 hl per ettaro, così che nel 2016 sono stati prodotti poco più milioni di ettolitri tra vino e mosti. Più di due terzi di questo volume, 2,3 milioni di ettolitri o il 75,5%, sono stati esportati, per un valore complessivo di 611 milioni di euro registrato per l’anno a luglio 2017.
Questi dati sono parte di un report sull’industria del vino catalana recentemente pubblicato dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV).
Più della metà del vino catalano esportato è Cava (60%); del volume restante il 27% è preso dai vini DOP, soprattutto rossi e rosati, e l’8,8% dai vini in bottiglia senza denominazione di origine. Il prezzo medio del vino in uscita è stato nell’anno in analisi di 2,79 €/litro. Si tratta di un prezzo più che doppio rispetto alla media di tutta la Spana e ciò è dovuto al peso dell’imbottigliato nelle esportazioni catalane, che, infatti, valgono il 21,7% del valore di tutte le esportazioni spagnole di vino e mosti ma solo il 9,2% del volume.
Le destinazioni più importanti del vino catalano sono Germania, Stati Uniti, Belgio, Regno Unito e Giappone; questi paesi insieme prendono il 55,7 dell’export valore e il 59,3% delle esportazioni in volume. Belgio, Francia e Cina sono stati mercati di straordinaria crescita per il vino catalano a partire dall’anno 2000, con incrementi in valore anno sua anno che superano il 10% (fatta eccezione per il calo registrato in questo ultimo anno per il Belgio).
FEB
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