Vi è oggi in Russia una particolare attenzione all’industria vitivinicola.
Lo dimostrano le diverse azioni governative a sostegno di questo settore (in proposito si veda qui); tra queste il riconoscimento nel 2014 del vino quale “prodotto agricolo”, così che possa beneficiare di aiuti statali.
Come riportato da Decanter.com, il governo Mosca avrebbe ora in progetto di stanziare ben 100milioni di dollari per lo sviluppo o l’avvio di vivai per la produzione di barbatelle in Crimea. Il finanziamento dovrebbe essere a favore del Magarach Institute di Yalta, importantissimo centro di ricerca vitivinicola nato nel periodo sovietico. Il progetto fa parte di quello più ampio di accrescere la superficie vitata russa fino a 140 mila ettari entro il 2020 (si veda qui) e di rendere la Federazione indipendente dalle barbatelle estere.
La necessità di barbatelle per i nuovi impianti è dimostrata dal fatto che nel mese di febbraio scorso, l’ufficio governativo russo che si occupa della qualità e della sicurezza dei prodotti agricoli, il Rosselkhoznadzor, ha sbloccato le importazioni delle barbatelle dall’Italia, prima sospesa da un embargo esistente fin dal 2013.
FEB
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