L’introduzione della Ley de Alcoholes cilena, che dallo scorso marzo impone tolleranza zero per chi si mette alla guida dopo aver assunto alcolici, non ha avuto effetti negativi sul consumo generale degli alcolici in Cile, soprattutto per quel che concerne l’off trade. In generale il consumo di alcolici è cresciuto, secondo Nielsen, del 7,2%. Gli effetti della nuova norma sull’on trade invece, per evidenti motivi, sebbene abbiano penalizzato il volume dei consumi, si sono rivelati positivi nel senso della qualità: i cileni quindi bevono ora meno ma meglio.
La birra vale nel 2012 il 77% del mercato degli alcolici e le vendite nell’anno hanno fatto registrare un incremento del 11%. Le birre artigianali e premium, effetto della tendenza minor quantità-maggior qualità, raggiungono il 19% delle vendite della categoria.
Diversamente per il vino e per il rum, soprattutto a causa della crescita dei prezzi nella fascia più bassa del mercato, le vendite sono calate rispettivamente del 4,7 e del 9,4%.
FEB
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