Adriano Del Fabro
«Un incontro dal quale è emersa una condivisione di intendimento nel richiedere al Mipaaf, sia da parte del Governo regionale sia da parte delle Associazioni di categoria e dei vitivinicoltori, un aggiornamento e un prolungamento del Protocollo sul Prosecco Doc».
È la valutazione dell’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli, al termine di un confronto tecnico che si è tenuto recentemente a Trieste, nel Palazzo della Regione, insieme all’assessore al Territorio, Mariagrazia Santoro, con i rappresentanti dei sodalizi agricoli e vitivinicoli del Carso. Alla riunione sono intervenuti anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Igor Gabrovec e il consigliere regionale Stefano Ukmar.
Dopo aver convenuto sull’opportunità di invitare il ministro, Maurizio Martina, a un incontro sul Carso per esporgli l’opportunità di rinnovare il Protocollo, la Regione e le associazioni agricole sono rimaste d’accordo di proseguire in una collaborazione fattiva per prospettare una versione attualizzata dell’intesa, ormai in scadenza. Come ha rilevato Shaurli, il Protocollo che fu sottoscritto a Verona l’8 aprile del 2010, in occasione del Vinitaly, «ha dato alcune risposte, ma secondo noi deve darne di ulteriori proprio per ciò che il Carso ha dato a un brand ormai internazionale come il Prosecco».Il Protocollo del 2010 reca la firma del Mipaaf, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Kmecka Zveza, di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e del Consorzio tutela vini Collio e Carso.
Secondo l’assessore regionale, ora «c’è la necessità di un aggiornamento del Protocollo che individui nuove modalità per favorire lo sviluppo dell’agricoltura del Carso». Tra le migliorie ipotizzabili nell’accordo Shaurli ha ravvisato utile la previsione di uno Sportello unico che aiuti i produttori agricoli nelle prassi burocratiche connesse alle zone Sic (Siti di Interesse Comunitario) e Natura 2000 (quest’ultima strumento di politica dell’Ue per la conservazione delle biodiversità).
Nelle previsioni del testo figura la valorizzazione della Doc interregionale Prosecco, ma anche del suo territorio storico di provenienza attraverso una serie di azioni tra le quali proprio la realizzazione di un progetto di sviluppo specifico del Carso.
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