Wine Australia ha rilasciato il suo rapporto annuale sulle esportazioni (si trova qui).
Nell’anno fiscale 2017, terminato alla fine di giugno (1 luglio 2016 – 30 giugno 2017), le esportazioni di vino australiano si sono incrementate nel loro valore, rispetto al periodo precedente, del 10%, per totalizzare in dodici mesi un fatturato di 2,31 miliari di dollari australiani, al cambio circa 1,573 miliardi di euro. Significativa è stata inoltre la crescita generale della quantità delle spedizioni, per un incremento del 7% e un volume totale di 7,78 milioni di ettolitri; prezzo medio di vendita 2,93 AUD per litro (circa 2€/l).
La Cina continentale è stata la destinazione più “ricca”, e anche quella di maggior sviluppo: esportazioni per 607 milioni di dollari australiani (413 milioni di euro circa) e crescita del 44%. Seconda destinazione gli Stati Uniti, 463 milioni di AUD (316 milioni di euro) e +3%. Perdono invece quota in termini di fatturato i tre successivi mercati: l’UK (-7% e 341 milioni di AUD, 232 milioni di euro) che tuttavia rimane prima destinazione del vino australiano per volume, il Canada (-7% e 186 milioni di AUD, 127 milioni di euro) e Hong Kong (-8% e 114 milioni di AUD, 78 milioni di euro). La crescita delle spedizioni verso la Cina è strettamente legata all’accordo di libero scambio tra i due paesi; grazie al ChAFTA, infatti, dallo scorso primo gennaio si è ridotto ancora il dazio d’ingresso sia per l’imbottigliato che per il vino sfuso (ne avevamo parlato qui); allo stesso modo si può leggere la perdita di peso di Hong Kong, un tempo hub privilegiato per il vino diretto verso la Cina continentale, ma su cui ora pesano le spedizioni dirette verso Pechino.
Guardando alle fasce di prezzo superiori a 10AUD per bottiglia ci si accorge che la più importante in termini di valore è quella “entry level” (tra i 10 e 19.99 AUD a bottiglia) che totalizza un fatturato di 180milioni di AUD (+17% vs anno precedente). La fascia di prezzo maggiormente in crescita è tuttavia quella “media” (tra i 30 e i 49.99AUD a bottiglia) in crescita dal 70% fino a totalizzare in dodici mesi 69 milioni di AUD. Crescono forte anche le fasce di prezzo super premium: +43% e 13 milioni di AUD per la fascia tra i 100 e 199.99 AUD/bottiglia e +32% e 39 milioni di dollari per quella delle bottiglie con prezzo superiore a 200 AUD (137 euro).
Nell’export per varietà, l’etichetta di maggior valore è lo Shiraz (541 milioni di AUD e +15%), seguono il Cabernet Sauvignon (293 milioni di AUD e +11%) e lo Chardonnay (178 milioni di AUD e +7%).
FEB
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