Parte bene, ma solo per l’imbottigliato e la spumantistica, l’export di vino nazionale. Come era preventivabile, visto il ritorno alla norma delle produzioni continentali nel 2011, la richiesta di sfuso si è abbassata sensibilmente, con un saldo passivo del 18% a volumi rispetto al gennaio dell’anno scorso.
Il segmento confezionati parte all’insegna del più, complice un prezzo medio rimasto invariato a 2,57 euro al litro, mentre gli spumanti archiviano la miglior performance del comparto a valori (+12%).
In totale, hanno varcato i confini nazionali 1,4 milioni di ettolitri (-6,5%) per un valore di 265 milioni di euro (+4%).
A livello di macroaree, partenza al ralenti a volume sia per l’insieme della Comunità europea che dei Paesi terzi, questi ultimi in calo anche sulla colonna dei valori (-8%), per un prezzo medio che segna -4%.
Fonte: elaborazione Corriere Vinicolo su dati Istat
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