Al recente e dinamico sviluppo della viticoltura tedesca hanno fortemente contribuito le nuove generazioni di viticoltori. Lo si legge sulle pagine in lingua inglese del portale del Deutsches Weininsitut, dove è stato pubblicato nei primi giorni di marzo un comunicato che tratta delle principali tendenze del settore vino in Germania: prima di queste proprio il vigore delle “nuove leve”.
Altamente qualificati, i giovani vitivinicoltori tedeschi, grazie anche al programma “Generation Riesling” che raccoglie circa 500 operatori del settore di età inferiore ai 35 anni, avrebbero dunque preso in mano la situazione, puntando sulla loro spiccata vocazione internazionale, sulla tecnologia, sulla sostenibilità, sulla comunicazione e sul marketing e, naturalmente sulla qualità dei prodotti, facendo tesoro dell’esperienza delle più esperte generazioni precedenti.
Oggi tra i principali trend della viticoltura teutonica, volendo utilizzare quest’aggettivo come ponte tra la tradizione e la spinta all’innovazione, vi è poi il crescere delle superfici vitate condotte con metodo biologico: si tratta ormai di più di 8000 ettari (circa l’8% della superficie vitata totale) e il ricorso sempre maggiore a un’enologia più possibile “naturale”.
Ciò risponde anche alla sempre più forte richiesta da parte dei consumatori di vino di qualità e che sia espressione del territorio di produzione.
L’industria tedesca del vino sta oggi inoltre puntando sulla produzione di vini a basso contenuto alcolico. I light wines, spinti dalla sempre maggior richiesta di tali prodotti a livello internazionale, stanno addirittura diventando un segno distintivo del settore, grazie anche alle caratteristiche climatiche delle regioni vinicole tedesche, nelle quali le uve maturano lentamente sviluppando così un’ampia gamma di composti aromatici.
Tra i vitigni di punta vi sono oggi il Pinot Bianco (Weissburgunder) e il Pinot Grigio (Grauburgunder): della prima qualità la Germania è il più grande produttore al mondo, con una superficie vitata di 4800 ettari, mentre è il secondo produttore mondiale di Pinot Grigio, con una superficie vitata di oltre 5600 ettari.
Tra i vitigni a bacca rossa, che contano per un terzo nella superficie vitata tedesca, grande importanza ha il Pinot Nero (Spätburgunder): la Germania ne è il terzo produttore al mondo, grazie ad una superficie destinata alla produzione di questo vitigno di quasi 12000 ettari.
FEB
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